Fascista è chi fascista fa

Perché nel 2024 qualcuno in Italia fatica ancora a dichiararsi pacificamente antifascista?

E allora il comunismo? Si sente spesso replicare. Che problema c’è ad ammettere che i regimi comunisti, dall’Unione sovietica in poi, hanno fallito nell’ideale dichiarato, avvilendo le libertà individuali e risultando incompatibili con il modello di democrazia costituzionale.

La democrazia, pur imperfetta e piena di contraddizioni, è la migliore tra i sistemi di governo sperimentati finora e si pone in netto contrasto con i dettami del fascismo e del socialismo reale.

Come si pretende di andare avanti e coinvolgere le nuove generazioni nella politica sana, rendendole protagoniste del dibattito pubblico, quando si è ancorati a irragionevoli argomenti ideologici che impediscono di prendere posizione su realtà evidenti, acclarate dalla storia e assunte in forma scritta e vivente dalla nostra Costituzione.

Piaccia o no la Repubblica italiana si fonda sull’antifascismo inteso nel senso di rifiuto netto e radicale di forme di limitazione delle libertà individuali e collettive per ragioni politiche o ideologiche e di intrusione nella vita privata dei singoli.

Il fascismo non ammette pluralismo, si basa sulla omologazione e sugli stereotipi (uomo macho capofamiglia, donna angelo del focolare), confonde l’ordine con l’annichilimento delle differenze e non contempla le libertà di espressione individuale, politica, religiosa, linguistica che colorano la nostra democrazia. Il fascismo è monocolore così come il comunismo che, partendo da presupposti diversi, si è tradotto in forme simili di imposizione e compressione della libertà.

La nostra Costituzione è contraria a ogni regime illiberale sia esso di matrice fascista o comunista. Il sillogismo vuole che se si è democratici e liberali non si può essere fascisti, né sovieticamente comunisti, perché entrambe le categorie si pongono come contraddizione in termini rispetto alla democrazia.

I principi democratici sono chiari e contrastano senz’altro con l’esperienza degli Stati comunisti ma le Costituzioni sono documenti storici e quella italiana è storicamente, profondamente antifascista perché scritta da chi (cattolici, liberali, radicali, comunisti) ha vissuto il fascismo sulla propria pelle e aveva la priorità di salvaguardare l’Italia del futuro.

Buon 25 aprile in un’Italia, libera repubblicana e democratica.

Carla Bassu, 25 aprile 2024